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La verità sul riscaldamento globale!



Il riscaldamento globale è una realtà. Non da quando c'è qualche attivista famoso né da 20 anni, da ben di più. Da 200 anni è in peggioramento, anche a causa dell'attività umana. Ormai (dopo decine di anni di incertezza e studi) non c'è più dubbio su questo aspetto, in chi se ne occupa per lavoro ("500 scienziati negano..." erano un geologo che costrinse a firmare i suoi studenti, non 500 climatologi, meteorologi o fisici dell'atmosfera).


Volendo fare un paragone, è un po' come se mi prendesse fuoco la cucina: io non sono sicuro di poterla spegnere, ma di sicuro per prima cosa tento con dell'acqua, se non ho un estintore. E di sicuro non ignoro che potrebbero prendere fuoco anche le altre stanze dicendo "tanto il fuoco c'è già...", perché sarebbe una follia. Ebbene, va aggiunto che noi umani da questa casa non possiamo uscire, perché a stento andiamo sulla Luna in 3, non abbiamo alternative, al momento, che tentare di prolungare le condizioni meno sfavorevoli possibili.


Gli eventi non compaiono dal nulla: gelate, temporali, anche fuori stagione, sono sempre esistiti. Tralasciando le epoche in cui non c'erano esseri umani e la Terra era per noi inabitabile, l'aumento della temperatura media non significa tanto che a Bolzano cresceranno le palme da cocco. Perché 1,5 °C su scala globale non significa nemmeno che sarà dappertutto in aumento. Significa che diminuiranno i "fenomeni medi" e aumenterà l'incidenza di fenomeni estremi, così come la loro violenza. Ricordiamocene anche quando nevicherà (di nuovo) in Egitto o avremo (di nuovo) 40 °C alle Svalbard, vicino al Polo Nord (non sarà sempre così, ma capiterà più sovente, e sempre più sovente man mano che aumenterà la temperatura media globale).


Quando parliamo di riscaldamento globale, dobbiamo ricordare che 1 °C su un volume di atmosfera di miliardi di chilometri cubi rappresenta l'equivalente di milioni di bombe atomiche. Difficile da mitigare, oltretutto, ma ciò non toglie che posso almeno tentare di rallentare l'aumento, se posso.


Sulle temperature, va aggiunto che l'energia dell'atmosfera va contata nel suo insieme, non in un singolo punto in un singolo giorno. Questo fattore ha contribuito non poco ad ostacolare gli studi sul riscaldamento globale, ma grazie a WMO (organizzazione meteorologica mondiale) e a istituti come NOAA e JPL (sì, il JPL perché loro mettono in orbita i satelliti meteorologici e hanno un settore specifico che studia l'atmosfera) sappiamo com'è.


Se avete davvero voglia di documentarvi seriamente e non solo di dare una opinione "da bar" (o, peggio, di dar retta a qualche cogl*one visto in rete), vi invito a consultare il sito dell'Organizzazione Mondiale di Meteorologia.


A proposito, per chi ancora non lo sapesse: mi occupo di meteorologia da oltre 20 anni, per lavoro e come istruttore (anche dei colleghi).


Allego un link di esempio (in inglese, ma non ci sono solo pagine in inglese):





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