top of page

Pitagora, i Temporali, i Seni e il pollo a sfera

Ovvero come calcolare la distanza da un temporale sfruttando la geometria e... la nostra libido.


Il cervello si abitua facilmente a compiere calcoli con estrema rapidità. Fisici, ingegneri e matematici lo sanno. Chi ritiene che "Non useremo mai Pitagora che abbiamo imparato alle medie, cazzo serve", beh... Mi spiego, senza polemica sterile, che è meglio (immaginarlo detto con voce da puffo).


Se guidate l'auto, tirate con l'arco, giocate a bocce... o un po' tutto il resto, in effetti, dovreste sapere che il calcolo delle traiettorie in curva, di un getto (della boccia, di un peso, giavellotto, sasso, foto di Gigi d'Alessio), la mira (con l'arco o la pistola col bersaglio... o la pipì con la tazza in bagno, se siete maschi e non fate come il draghetto Grisù ma col pistolino, cosa per cui però tutti vi odieranno) richiede che il cervello calcoli in un tempo rapidissimo cose come il vento, l'inerzia, le differenze relative di posizione, ecc.


Ovviamente impara con l'esperienza.


Quindi mi appresso a spiegarvi perché Pitagora vi permette di sapere a che distanza da voi si trova il temporale. All'inizio magari farete due calcoli con la calcolatrice. Poi il vostro cervello si abituerà, guarderete la nube e saprete grosso modo dove si trova (se non siete quello che fa Grisù in bagno; in quel caso, beh...).


Immaginiamo (fig.1) Gaetano, allievo di Pitagora, che guarda il mare e vede un temporale. Gaetano sa (perché ha avuto una visione della Meteorologia del 2020) che laddove la nube fa la piega della "incudine" alle latitudini temperate si trova generalmente intorno ai 10-12 km di quota (in confine tra Troposfera e Stratosfera, detto Tropopausa, il limite verticale dei temporali). Siccome in fisica, se voglio calcolare il volume di un pollo posso approssimarlo a una sfera per semplificare i calcoli, noi useremo 10 km, approssimando.



Gaetano osserva il temporale
Figura 1


Gaetano sa che il triangolo ha una somma di angoli interni di 180° e che se proietta in verticale la posizione dove si forma la piega (segmento BC in figura), creerà un angolo retto (che bolle a 90°, a differenza dell'acqua) con l'orizzonte. Lui vorrebbe conoscere la distanza tra sé (A) e quel punto proiettato sull'orizzonte (C) perché quella è la distanza cui si trova il temporale (lato AC del triangolo). Siccome in fig.1 è in prospettiva, in fig. 2 Gaetano è sulla barca in A e noi lo osserviamo fare i calcoli (non quelli renali, a quelli pensa Grisù) da distanza di sicurezza. Così capiamo meglio.



Esempi di triangolo svolto e distanze
Figura 2


Gaetano vuole calcolare AC conoscendo la misura del lato BC (circa 10 km... col pollo a sfera), che gli angoli interni, sommati, fanno 180° e che Alfa si può misurare mettendo le braccia una parallela con l'orizzonte e l'altra in alto (un po' come in certi gesti apologetici nostalgici, ma senza la stessa correlazione politica) e misurando con un goniometro l'angolo che si forma tra le braccia. Va da sé che non sarà precisissimo, ma non serve.


A Gaetano piacciono molto i seni e sa che il teorema dei seni dice che "BC sul seno di Alfa è uguale ad AC sul seno di Beta che è uguale ad AB sul seno di gamma". Tralasciando che lui crede Alfa, Beta e Gamma siano tre ninfe seminude che vivono nel goniometro, con breve calcolo otteniamo una formula (in ambedue le figure).


Per farla brevissimamente, in fig. 2 vi metto il risultato (se non ho fatto i calcoli a membro di canis lupus lupus, perché mi distraggo pensando alle tre ninfe come Gaetano e al punto G, non riportato in figura) per Alfa misurato da noi 30, 45 e 60 gradi (senza prelavaggio). La misurazione davvero più facile, che useremmo sempre come riferimento, sarà 45°. Se l'angolo misurato è molto ripido, il temporale sarà vicinissimo (e se è vicinissimo potremmo ovviamente non vedere nemmeno il punto B). Se l'angolo che misuriamo è molto piccolo, il temporale sarà molto distante (data l'altezza, un temporale, specialmente di notte, può essere visibile da molta distanza; talmente ovvio che Monsieur de Lapalisse mi fa una pippa... ora devo capire se sono stato molestato da un nobile francese morto secoli fa? uhm...).


Ecco, ora conoscete la storia di Gaetano, di Pitagora, del pollo a sfera, del punto G delle ninfe ad angolo e come valutare la distanza di un temporale.


Tranquilli: per esperienza personale so che, dopo qualche calcolo (di solito nemmeno molti), il cervello si abituerà a valutare istantaneamente queste distanze. E avete imparato un nuovo trucco per non mettervi nei guai quando uscite in bici o in barca e vedete un temporale. A proposito: se vedete l'incudine (dove piega nel punto B), ecco, la direzione in cui si svolge quella incudine vi dà anche il senso di avanzamento del temporale.


Se il temporale è di notte, ingolfato nelle nuvole o siete in un punto dove non lo potete vedere (tipo dietro un crinale in montagna) le cose si fanno più difficili. A quel punto c'è la proporzione lampo/tuono... Ma la lascerò a una prossima spiegazione, sempre che non la conosciate già, che qui volevo spendere due parole sul perché sia importante conoscere bene i seni (io li studio anche su siti specializzati, tipo Po*nH*b) e Pitagora.


E Gaetano conosce ambedue.



Un uccello rotondo ha le penne a sfera
Ecco l'uccello rotondo. Avrà le penne a sfera?


Commenti


Featured Posts
Recent Posts
Search By Tags
Follow Us
  • Instagram
  • Facebook Classic
  • Youtube
  • Twitter Classic
bottom of page