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Montare a Neve - #2: cucinare fantasy con Warcraft ci libera dal dannato "QB"


C’è una nota, lì, onnipresente, che mette in crisi in un istante l’uomo che impara a cucinare. Sì, è nel titolo: il “Q.B.”, Quanto Basta. Ottimo. Ma se per una persona che sa destreggiarsi non è nemmeno un intoppo degno di nota, per chi inizia è motivo d’ansia.

L’amico Diego l’altra sera si domandava perché tra le indicazioni non c’è la quantità di sale per litro d’acqua usato ma solo “salate l’acqua” e perché cucchiai, cucchiaini da caffè, tazze, tazzine, coppe diventino unità di misura aleatorie.

È vero: cucinare richiede manualità. Ma ammetto che anche io preferirei ricette con misure meno, come dire, variabili.

Allora come si risolve? Beh, per prima cosa esistono ottimi libri con cui divertirsi, imparare e che usano dosi sempre ben definite (e sempre uguali). Il libro che ha insegnato a me a destreggiarmi, e che recensirò oggi, è sia di cucina che fantasy, tanto per rimanere in pieno tema con la mia pagina (manca solo la meteorologia poi c’è tutto). Sto parlando del libro di ricette di World of Warcraft, un volume davvero ricco e pieno di idee con cui imparare è facile e divertente. E se, come me, siete appassionati del videogame, allora ritroverete ricette, sapori e atmosfere del gioco. Si impara a cucinare (o si cucinano piatti ottimi e con un tocco di esotico) con facilità e riportando alla mente aneddoti di gioco.

Copertina del ricettario di World of Warcraft

Il volume si presenta bene sin dalla prima occhiata: a colori, splendidamente illustrato, con foto a tutta pagina dei piatti, cui è dedicata almeno una pagina per ingredienti e modalità di preparazione, suddivisa bene nelle varie fasi.

La cosa che colpisce particolarmente di questo volume, dal punto di vista culinario, è l’accuratezza della presentazione: ogni ricetta riporta le dosi precise (sì, anche quelle di sale e spezie: non c’è alcun dannato “Q.B.” a confondervi le idee, è tutto misurato!), una foto dettagliata e un coefficiente di difficoltà: da “apprendista” a “maestro”. Riporta anche con precisione tempi e temperature di cottura.

Le ricette sono tantissime e suddivise per capitoli: stuzzicherie, zuppe, main course (piatti principali) panificazione, dolci, cocktail. C’è persino un capitolo introduttivo che spiega come preparare i propri mix di spezie, le frolle o le sfoglie da usare più avanti. io uso frolle e sfoglie pronte, per pigrizia, ma almeno la prima volta ho provato anche io, per imparare.

l'arrosto di grande inverno preparato da me

i 'miei' spaghettini al brodo di capra

Che gusti troviamo? La Chef che l’ha realizzato è nordamericana ma le ricette presentate sono tutte indiscutibilmente buone. Come lo so? Beh, ne ho affrontate almeno 5 per ogni capitolo. Ci sono gusti tradizionali (ad esempio il pan di zenzero) ed esotici (come gli ‘spaghettini in brodo di capra’, a base di capra o agnello, dal sapore mediorientale). Molti piatti sono facili e rapidi da preparare (come il ‘salmone scoppiettante’), alcuni sono più complessi e una sfida (tra tutti le costolette di cinghiale in glassa alla birra o il pasticcio di carne di Graccu). Nelle foto potete vedere i risultati dei miei sforzi confrontati con quelli proposti, preparati e fotografati da professionisti. I nomi delle ricette ricalcano fedelmente quelle cui ci siamo abituati a trovare su Azeroth nelle serate in cui si portavano avanti le “secondary skills” in attesa che tutti gli amici fossero online e pronti per il raid settimanale, coi falò accesi davanti alle Summoning Stone o nelle taverne di Stormwind, Dalaran e Ogrimmar. Gli ingredienti sono ovviamente adatti ad essere reperiti nel supermercato sotto casa (con qualche eccezione più tipica di USA e Canada, che però può essere facilmente rimpiazzata; un esempio pratico? I mirtilli rossi della “crostatina di fagliasangue”, da noi quasi introvabili tra la frutta, ma facilmente rimpiazzabili con lamponi, mirtilli neri o altre bacche).

Riassumendo: in sostanza è un libro adatto a tutti: ottime ricette, facili da seguire, divertente per chi impara e con valore aggiunto per gli appassionati del fantasy e di World of Warcraft.

Titolo: Il Libro di Ricette Ufficiale di World of Warcraft.

Autore: Chelsea Monroe-Cassel. Lingua: Italiano.

Pagine: 216, copertina cartonata, interni a colori.

Editore: Magic Press.

Prezzo: circa 25 euro.

Giudizio personale: 5 stelle su 5. Consigliato! Anzi, consigliatissimo!

Passo in dettaglio a farvi qualche esempio a campione (non è escluso che vi proporrò altri esempi in futuro, magari più dettagliati: ormai delle ricette proposte ne ho cucinate tantissime), con le note che scrissi al momento della prima preparazione (ho atteso diversi mesi prima di scrivere questa recensione, così da poter collaudare approfonditamente il contenuto):

toast del goblin, la mia versione

E via di dolci per la colazione. Questi “Toast del Goblin” sono buoni ma nella ricetta ho aggiunto 1 uovo (secondo me mancava un legante, secondo i miei amici non ho solo avuto coraggio) e sostituire la scorza di lime (che non ho) con quella di uno dei limoni della pianta tramandata da mamma e papà (e che ne ha tanti che stanno maturando, al sicuro in casa durante la brutta stagione)... Peraltro un limone profumatissimo! Il dolce ha un sapore delizioso, con la scorza, i pistacchi e la noce moscata a dargli sapore... e il burro salato di Normandia! Fuori fa freddo ma qui sto al calduccio e faccio esperimenti!

zabaione di grande inverno preparato da Karl Guthorm

Zabaione di Grande Inverno. Dopo una notte in frigo, l’assaggio e... Formidabile! 😙 Con rimanenze di preparazione ho preparato i biscotti, fatti con la polpa filtrata dallo zabaione durante una delle fasi di lavorazione.

pane e salame col pan speziato di mulgore

Pane speziato di Mulgore appena sfornato e pronto per una fetta di salame... o due... 😋 Aggiunta: salame, affettati e formaggio... Ottimo con ciascuno... yumm!

ah, che buona l'ambrosia di valsalda!

Ambrosia di Valsalda... ho sostituito lo zucchero con la stevia (o avrebbe fatto sei milioni di miliardi di calorie, tanto c’è anche lo sciroppo d’acero ad addolcire) ed il gin invecchiato col jamesons (non ne ho usato molto); té, pere, cannella e cardamomo li avevo... ed è venuto strabuono, come variante del vin brûlé! E oggi due ricette Warcraft e fanculo al mal di gola!

quaglie arrosto preparate da karl guthorm

Quaglia Arrosto. Prima volta che assaggio la Quaglia, devo dire che ha un sapore a metà strada fra la rana e il pollo e ci sono tanti tanti tanti ossicini. Il sapore è davvero interessante, la preparazione a base di erbe, sidro, frutta, aglio, cipolla, olio d’oliva e aceto balsamico rende tutto gustoso. Però sto già pensando: la stessa preparazione potrebbe essere utilizzata su un volatile più carnoso? Ci proverò.

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