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Popov, l'antenna e i fulmini


Approfondimenti a caso: oggi parlerò superficialmente di fulmini, di radio e di un fisico russo dell'800. E sono lo stesso argomento!

In meteorologia il fulmine (detto anche saetta o folgore, termini un po' desueti) è un fenomeno atmosferico legato all'elettromagnetismo. Un fulmine si innesca tra due 'corpi' (terra-nube, nube-nube) con elevata differenza di potenziale elettrico. E vabbeh, lo sanno quasi tutti.

Le condizioni ideali per lo sviluppo di fulmini sono i temporali, e di rimando la nube madre per eccellenza è il cumulonembo. Anche qui, lo sanno in tanti.

Passiamo a cose che magari non sanno proprio tutti...

Sono riconosciuti quattro tipi di fulmini: 1) Negativo discendente, la scarica pilota ha carica negativa e parte dall'alto. 2) Positivo discendente, la scarica pilota ha carica positiva e parte dall'alto. 3) Negativo ascendente, la scarica pilota ha carica negativa e parte dal basso. 4) Positivo ascendente, la scarica pilota ha carica positiva e parte dal basso.

A causa dell'immensa potenza rilasciata costituiscono una minaccia notevole per l'incolumità umana, sebbene con rischi inferiori rispetto ad altri fenomeni.

I consigli tipici sono: durante un temporale evitate di sostare sotto pali o alberi isolati. Se invece siete in una foresta siete tranquilli, a patto di non sostare sotto gli alberi più alti. Se siete in un campo da golf, andate subito alla club house: sono infatti i giocatori di golf a detenere il sinistro record dei colpiti da fulmini (siete in un campo aperto con aste di ferro appresso, siete voi la punta più alta). Se siete al mare o al lago, uscite dall'acqua. Se siete al chiuso, non toccate tubi dell'acqua (o fili elettrici o cavi di antenna, ma toccare fili elettrici richiede cautela sempre).

Ora, dopo essersi raccomandati anche di bere molto e non uscire nelle ore più calde se nel mese di luglio ci sono 43 °C all'ombra, passiamo a vedere perché ho introdotto anche il signor Popov e l'antenna.

Aleksandr Stepanovic Popov è uno scienziato russo della fine del XIX secolo (è morto nel 1906 all'età di soli 46 anni), considerato tra i precursori della radio (per i russi è il suo inventore, ma la faccenda è discussa e a noi francamente non interessa in questa sede). Perché allora ci interessa proprio lui?

Perché questo signore, studiando le onde elettromagnetiche, ha scoperto che poteva di conseguenza studiare e registrare le scariche atmosferiche con l'ausilio di un oggetto oggi montato su tutte le case: l'antenna (da lui migliorata e trasformata da un oggetto embrionale al vero antenato dell'oggetto moderno).

Come poteva studiare le scariche atmosferiche (ovvero i fulmini)? Beh, per semplificare al massimo possiamo dire che scoprì che l'antenna (collegata a un ricevitore di sua invenzione detto "coherer" o rivelatore di onde elettromagnetiche) captava le interferenze generate dai fulmini (se state ascoltando la radio analogica durante un temporale noterete una scarica di interferenza per ogni fulmine che vedete; su quelle digitali non è più evidente perché digitalmente rimossa). Mettendone tre e triangolando la posizione, scoprì che si può localizzare dove un fulmine ha colpito anche da grande distanza (come per i radiogoniometri, se vogliamo ne è un antenato). Nell'era dell'informatica, dopo più di cent'anni dall'invenzione, ciò ha permesso di sviluppare tecnologie molto interessanti per il "nowcasting" (l'osservazione in tempo reale delle condizioni meteo) su grande scala. Ad esempio chiunque oggi può vedere in tempo reale dove cadono i fulmini di un temporale (^_^), con una precisione sempre migliore, da siti come questo:

Potete regolare tipo di mappa, visualizzazione, ingrandimento in dettaglio, come in questo caso: http://www.lightningmaps.org/#m=gts;t=3;s=0;o=0;b=0.00;ts=0;y=45.327;x=8.5391;z=9;d=2;dl=2;dc=0;

La Scienza progredisce per passi successivi, ogni invenzione si collega con le altre e così abbiamo progresso in diversi campi con una stessa invenzione.

Ora che sapete questa curiosità potete anche blagàre* con gli amici e diventare dei veri blagoeur**. ^_^

* vantarvi/vantarsi, in italo-piemontese. ** uno che si vanta (pronunciatelo alla francese... con la lingua). :P

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