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Morte e rinascita

Potrei iniziare questa riflessione con "caro diario" ma il mio non sarebbe caro, bensì quasi certamente economico e pieno di disegnini stupidi ovunque. Così, tanto per sdrammatizzare fin dall'inizio ciò che sto per raccontare.

Non amo prendermi troppo sul serio, persino quando parlo di cose serie.

Gli ultimi anni mi hanno messo a durissima prova.

Il percorso doloroso che ha portato i miei genitori a passare a miglior vita mi ha letteralmente annientato. Chi mi conosce di persona sa quanto vicino alla distruzione totale di me stesso io sia giunto negli anni, sia fisicamente che emotivamente, per poterli seguire fino alla fine.

Mi ci sono voluti due anni (grazie anche a molto aiuto esterno da parte di amici cui sarò per sempre grato) per uscire da quella situazione, emozionalmente (la "fase 1").

Ho intrapreso piccoli passi intrapresi per "sentirmi vivo" (per alcuni tra i più importanti devo ringraziare persone speciali che hanno incrociato la mia vita e mi hanno aiutato, talvolta senza saperlo) che mi hanno aiutato a sopportare, finché le cicatrici sono diventate tollerabili.

Immagino diverse delle domande che ci si pone di fronte a certo (tanto) dolore siano emerse anche dai romanzi del Ciclo dei Negromanti (si dice che ogni romanzo abbia in sé un grande argomento che può essere riassunto in una sola riga: nel Ciclo dei Negromanti è vita-morte-ricerca dell'immortalità-cicli della vita... mica pizza e fichi, eh!), sebbene abbia continuato a narrare di avventura. Perché? Beh, scrivere di avventura è stato per me come fare terapia e leggendo le recensioni finora ottenute direi che sono riuscito a bilanciare avventura e contenuto senza diventare morboso, pesante o pedante.

Si dice che il tempo aiuti a dimenticare. Ma non è proprio così: il tempo non fa sparire certe cose, aiuta però a cicatrizzare le ferite e a imparare a convivere con quelle che si sono formate.

Pur se mi sono da mesi ripreso dal punto di vista emozionale, mi ero autoconvinto di essermi definitivamente rovinato la salute. E questa consapevolezza di sicuro non aiuta mai. Più volte ho cercato di ricominciare a fare movimento, negli ultimi anni, ma ogni volta qualcosa mi riportava all'inazione. Piccoli e medi infortuni, dolori articolari... Iniziavo le giornate con antinfiammatori (sia sempre lode a chi li ha scoperti).

Lo so, se ci fosse un cantiere ve lo starei dicendo mentre lo guardo inneggiando ai bei tempi. ;)

Poi questa estate senza che quasi me ne accorgessi le cose sono migliorate anche lì.

Terminati i lavori grossi a casa (tre anni di roba, tutti gli impianti, bagno e altro... chi mi segue già sa... e sono stati importanti nella fase 1 della mia ricostruzione emozionale), riprendo vari oggetti dal dimenticatoio inclusa la bilancia, rimetto le batterie, mi peso e... Scopro di pesare 146 kg (e rotti). Mi ripeso, rimetto in funzione un'altra bilancia per avere conferma. Stesso esito. Ma a settembre è anche finita la costruzione della stanza "di utilità/stireria" e mi sono detto: c'è spazio per le macchine. Riprendo dal garage dov'erano parcheggiate la cyclette e lo stepper e comincio timidamente a fare 15 minuti un giorno sì e uno no, con cardiofrequenzimetro.

Riassumo il resto di questi mesi (per non annoiare i pochi che avranno letto fin qui resistendo alla lunghezza estrema del post): dal 15 settembre a oggi 27 novembre ho perso 12 kg (ora sono 134) e il mio fisico ha cominciato a risvegliarsi. Controllando strettamente l'alimentazione (ma con dieta che dà soddisfazione, non ospedaliera: per quanti sembri strano data la stazza, non ho problemi di cuore né di natura correlata al sangue), incremento cautamente l'attività. Ora ho anche una macchina ellittica e faccio un'ora al giorno 5 giorni su 6 (solo quando ho doppio turno a lavoro non faccio attività) mentre guardo Netflix (così il tempo passa più facilmente).

Perdo peso senza miracoli, alla vecchia maniera: faccio attenzione al cibo e faccio tanto esercizio.

Il mio processo di rinascita è finalmente alla fase 2.

Il mio obiettivo? Intanto scendere sotto i 100 kg, a 3-4 kg al mese (sarà il passaggio alla "fase 3").

L'anno scorso mi sentivo un sessantenne. Oggi mi sento vigoroso, pieno di energia e in salute come vent'anni fa. Spero che duri. Se la salute persiste, l'equilibrio che ho trovato sembra funzionare molto bene. Sono soddisfatto e sono contento.

E, completato il ciclo dei Negromanti, sono tornato a scrivere qualcosa di nuovo.

Presto (spero) vedrete comparire qualcosa di nuovo.

Se non fosse un paragone troppo inflazionato direi che sono come la fenice. Ma lei è bruciata e io no, inoltre per spiccare il volo sono ancora un po' troppo pesante! ^_^

Ricostruisco la vita impilando una fase alla volta come una piramide di sassolini.

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