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Un libro al mese: Notturno, di Asimov e Silverberg

Bentornati al mio "Un libro al mese". Dagli scaffali della mia biblioteca personale ho estratto un romanzo di due mostri sacri della fantascienza, appena l'ho rivisto ho pensato fosse la scelta giusta: Parlo di Isaac Asimov e Robert Silverberg.

GLI AUTORI

Non c'è bisogno che presenti Isaac Asimov (1920-1992), biochimico, scrittore e divulgatore scientifico americano, di natali russi, davvero famoso quanto la fantascienza stessa (anche i più giovani dovrebbero conoscere il suo Ciclo della Fondazione o film tratti da suoi romanzi come "I Robot", con Will Smith). Però, sebbene sia quasi altrettanto famoso, Robert Silverberg (nato nel 1935, vivente) potrebbe non essere ancora conosciuto da tutti i lettori più giovani. Silverberg è uno scrittore e sceneggiatore americano che, oltre ad aver scritto il ciclo di Majipor (e decine di altri splendidi romanzi e racconti) ha contribuito alla sceneggiatura di serie TV come "Ai confini della realtà" e quella del film "L'uomo bicentenario", tratto da un'altra fortunata collaborazione con Asimov. Ha vinto due premi Hugo, quattro premi Nebula e svariati altri. E' autore di un altro tra i miei romanzi di fantascienza preferiti, "Le due facce del tempo" (una storia di astronauti e di relatività), ma ne parleremo in un'altra occasione.

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NOTTURNO E L'UOMO BICENTENARIO

"Notturno" è originariamente un racconto ("Nightfall") scritto da Asimov nel 1941. Come accaduto anche con "L'uomo bicentenario" e "Il figlio del tempo", Silverberg propone ad Asimov di fare di quel racconto un romanzo, di dare più ampio respiro a una idea davvero meritevole di attenzione (come nel caso de "L'Uomo Bicentenario", che aveva ricevuto il premiio Hugo nel 1977, "Nightfall" ricevette un premio come "miglior racconto di fantascienza mai scritto prima dell'istituzione del premio Nebula", nel 1968). Ed ecco che quindi Silverberg mette le mani sul racconto. Ne nasce uno dei romanzi a quattro mani tra i più belli della fantascienza. "Notturno" venne pubblicato per la prima volta nel 1990, due anni prima che il grande Asimov ci lasciasse.

SINOSSI

Il pianeta Kalgash è illuminato da sei soli e il Buio non è immaginabile. Il Culto, una setta religiosa, profetizza che l'Oscurità e l'apparizione delle Stelle annunceranno la fine del mondo. Diverse discipline scientifiche sembrano concordare con la previsione religiosa. Le ricerche archeologiche sembrano indicare un carattere ciclico della storia del pianeta: una successione di civiltà giunte a vertici paragonabili a quella dell'epoca del racconto e tutte sistematicamente distrutte dal fuoco. La Legge di Gravitazione Universale, appena scoperta, permette di ipotizzare l'esistenza di una luna. L'eclissi di uno dei soli in un momento assai particolare, quando tutti gli altri cinque sono tramontati, potrebbe condurre al temutissimo Buio.

Segue l'indagine di un giornalista che, con l'aiuto di un astronomo e un'archeologa, cerca di comprendere e prevenire la distruzione della società. Quando la notte cala, l'agitazione si diffonde sul pianeta e conduce a una follia distruttiva e omicida. L'unica alternativa è quindi quella di unire le forze per riportare l'ordine e permettere che la conoscenza appena acquisita possa raggiungere chi, duemila anni nel futuro, si troverà a rivivere la terribile esperienza del Buio. A questo scopo un ristretto numero di persone viene selezionata e protetta in un bunker, mentre astronomi, scienziati e il giornalista rimangono nell'Osservatorio Astronomico per assistere all'eclissi. Quando già si vede il sole cominciare a oscurarsi, la gente della città, guidata dai sacerdoti del Culto, si dirige verso l'Osservatorio. Le persone sono fuori di sé per il terrore dell'oscurità e per proteggersi da essa hanno anche appiccato numerosi incendi in città.

L'esperimento dell'Osservatorio... No, non vi dico altro, quanto ho scritto è già persino troppo!

GIUDIZIO PERSONALE

Ispirato da una frase di Waldo Eemerson («Se le stelle apparissero una sola notte ogni mille anni, come gli uomini potrebbero credere e adorare, e serbare per molte generazioni la rimembranza della città di Dio?»), sia il racconto che il romanzo sono capolavori. L'attenzione degli scrittori-scienziati (come Asimov) per la coerenza scientifica e l'importanza della Conoscenza (e di come tramandarla) è evidente già dalla sinossi. Il romanzo ha lo stile spigliato e gradevole di Silverberg ancora più che quello, notevole in sé, asimoviano, del quale mantiene sia la coerenza che la trama. Lo stile è accattivante, il romanzo procede con ritmo crescente e personalmente ne rimasi stregato, già quando lo lessi per la prima volta. Sono evidenti i parallelismi col nostro mondo e come la religione spesso cerchi di dire alla scienza cosa deve fare, ma l'argomento (spesso spinoso) è qui trattato con tatto e un sapiente buon senso, non resterà sgradito ad alcuno. Lo ritengo un capolavoro della fantascienza, che non dovrebbe mancare in una biblioteca fornita. Ancora una volta, se dovessi attribuire un voto a un capolavoro così, sarebbero 5 stelle su 5. Cercatelo e leggetelo, sono sicuro vi piacerà quanto piacque a me.

DOVE TROVARLO

Come spesso accade per i volumi che sottopongo alla vostra attenzione (che sono prelevati dalla mia biblioteca, nella quale sono stati inseriti a volte decenni fa), anche questo non è proprio facilissimo da trovare. Ebay è, come sempre, la scelta che fornisce più opzioni, se ne trovano diverse edizioni: Link a Notturno su ebay.

Vi lascio con una famosa frase di Isaac Asimov.

Buona lettura e alla prossima!

Karl

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"Credo nelle prove. Credo in osservazione, misurazione e ragionamento, confermati da osservatori indipendenti. Crederò a qualsiasi cosa, non importa quanto folle e ridicola, se ci sono prove che la confermano. Ma più qualcosa è folle e ridicolo, comunque, più solide e inattaccabili devono essere le prove."

(Isaac Asimov)

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